Il packaging è potere (visivo)

Ti sei mai chiesto perché certi prodotti al supermercato ti sembrano più affidabili? O addirittura più buoni, più gustosi, più belli? Come l’industria della pubblicità “forza” la nostra volontà cercando di convincerci che un prodotto sia meglio di un altro?
Semplice, utilizzando un aspetto del marketing molto importante: il packaging.

Cos’è, come funziona, come viene utilizzato per vendere prodotti e perché il packaging è potere! (Perlomeno visivo).

Iniziamo dalle basi: cos’è il packaging?
Tradotto letteralmente dall’inglese significa imballaggio, anche se, a dirla tutta, il termine inglese copre molti più significati di quello italiano. Il packaging è infatti la scienza, l’arte e la tecnologia di avvolgere e proteggere i prodotti per la distribuzione, lo stoccaggio o la vendita. L’industria del packaging si occupa anche degli aspetti di trasporto, di immagazzinamento dei prodotti e di come proteggerli per la distribuzione.
Ormai da anni abbiamo superato il punto di non ritorno, è drammaticamente ovvio come un packaging ben progettato, da parte di un designer esperto, faccia letteralmente la differenza tra il successo o il fallimento di un prodotto, aumentandone significativamente le vendite.
Siamo persone “visuali”, giudichiamo ciò che vediamo attraverso il senso della vista, prima ancora che con tutti gli altri sensi, siamo attirati da quel che vediamo e troviamo bello, attraverso la vista desideriamo. Esattamente per questo motivo, diversi colori provocano diversi effetti, trasmettendo sensazioni ed emozioni che altri sensi non sono in grado di evocare con la stessa forza.
La psicologia dei colori è un elemento essenziale nella scelta del colore di un logo.
Nel libro “Critica portatile al visual design”, Riccardo Falcinelli definisce il packaging come display, come uno strumento per mostrare l’anima e la storia (o le presunte tali) di un prodotto. L’imballaggio di un prodotto, in certi casi, diventa quindi il prodotto stesso. Compreresti del tonno se fosse dentro un cartoccio di tetrapak come quello del latte? O viceversa compreresti il latte se fosse inscatolato dentro una scatoletta di tonno? O dello champagne da una tanica per la benzina?
Il packaging è infatti diventato talmente centrale nell’economia occidentale e nelle nostre vite da diventare addiritttura qualcosa di iconico, superando anche la fama del prodotto che contengono, basti pensare alla famosa bottiglia di Campari di Fortunato Depero, a quella di vetro della Coca-Cola, al flacone di Chanel n. 5 come agli altri migliaia di esempi che, quotidianamente, abbiamo, appunto, davanti agli occhi.

Il packaging non è però soltanto la classica confezione del cibo, che sia iconica come gli esempi sopracitati o semplice (ma efficace) come la scatoletta di latta per il tonno, il packaging comprende anche il bollino adesivo sulle mele o le banane, può arrivare addirittura a essere quasi invisibile come nel caso del confezionamento della carne, dove la trasparenza dell’imballo è fondamentale per permettere al cliente di valutarne adeguatamente la qualità per essere invogliato all’acquisto.
Infatti il packaging, così come la comunicazione pubblicitaria in genere, è anche persuasione nei confronti del cliente/consumatore, serve per portare il consumatore a comprare il tuo prodotto e non uno eguale della concorrenza.
Il packaging persuasivo non deve essere considerato solamente come mero strumento di potere, al contrario, Il modo migliore per essere degli ottimi designer è utilizzare la creatività come strumento al servizio del cliente.
Internet è pieno di esempi di packaging creativo, quell’elemento in più in grado di fare la differenza.
La Kleenex, giusto per fare un semplice esempio, ha realizzato dei pacchetti di forma e colori diversi ingrado di trasmettere l’immagine dell’aroma dei vari tipi di salviette contenuti all’interno.

Il packaging può infatti diventare un modo per rendere “trasparente” il prodotto trasmettendo l’idea del prodotto stesso e cercando così di venderlo come vero. Come per questi succhi di frutta al kiwi che riprendono la texture e il colore superficiale del frutto stesso.

Il packaging non è solo persuasione e potere visivo ma è applicazione della creatività al mondo dell’industria della distribuzione.
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