Il blog aziendale: come sfruttarlo?
All’inizio il blog aziendale si riteneva che non fosse uno strumento strategico, ma solo uno spazio da allestire per fare bella figura con i visitatori del proprio sito. Una specie di tavola imbandita per la festa, ma con le pietanze un po’ di plastica. Su quali fossero, però, gli argomenti da trattare sul blog, il buio assoluto! Gli stessi titolari, intervistati, non sapevano come raccontare la propria azienda, perché suggerire i propri servizi o prodotti, o quali consigli d’uso fornire ai propri clienti. Sfuggiva ai più, anche a quegli imprenditori illuminati che capivano il valore di un sito vivo rispetto a un sito vetrina, l’importanza del blog aziendale. Nel migliore dei casi, quando si pianificava la creazione di un blog aziendale che affiancasse la presenza sui social e fungesse da trampolino per rilanciare contenuti di valore, si pensava di poter sfruttare questo mezzo con scopi autocelebrativi, senza pensare ai lettori e a quanti nano-secondi avrebbero resistito prima di scappare e migrare verso blog più interessanti.
Intercettare l’interesse
Ora lo scenario sta lentamente cambiando: le aziende cominciano a capire che per intercettare l’interesse dei potenziali clienti, occorre risolvere un problema, fornire una soluzione, suggerire anche temi “trasversali” al core business aziendale. In poche parole, fornire contenuti di valore. Tutto questo non solo attraverso i social, obbligatori in questo momento storico, ma anche grazie al blog. Se, per esempio, il blog appartiene a un’azienda produttrice di pasta, parlare di benessere, oltre che di tendenze alimentari ha un valore enorme e ti permette di diventare un punto di riferimento autorevole per followers che già ti conoscono e per i nuovi che iniziano a seguirti, sulla base di altre chiavi a coda lunga legate, magari, al mondo del wellbeing.
Il blog è indipendente, stabile e versatile
Ma, tra i vantaggi del blog aziendale, c’è un altro aspetto cruciale: il blog non è soggetto alle logiche e alle metriche dei social: il blog prospera anche quando la piattaforma social ha un bug, rimane stabile quando “folata di vento” porta un cambiamento improvviso e imprevedibile e garantisce la massima libertà d’espressione. Se, improvvisamente, il profilo Instagram viene hackerato e non si riesce a reclamarlo immediatamente, se Facebook o Twitter vanno giù per qualche giorno, e non si può far nulla, se non aspettare, per tornare alla normalità. Invece il blog è sicuro come una cassaforte, stabile come una roccia. In più, è versatile, si adatta alle tue comunicazioni e ti permette di parlare di qualsiasi cosa che la tua azienda ritenga importante. E in un mondo di interfacce preimpostate, è una ricchezza da non sottovalutare.
Per concludere, ecco in sintesi alcune regole essenziali per gestire un blog aziendale e ottenerne i migliori risultati possibili:
- mantenere uno stile essenziale, mai autoreferenziale, ma cercare di scrivere sempre cose nuove e curiose che possano interessare il lettore anche al di là della semplice promozione dei prodotti e dei servizi dell’azienda;
- aggiornare in modo costante il blog, inserendo sempre contenuti originali cercando di curare il più possibile forma e coerenza del testo, per riflettere così l’accuratezza e l’affidabilità dell’azienda;
- condividere ad ampio raggio i post, sfruttando le potenzialità di newsletter e social network (anche qui cercando di evitare, però, un’eccessiva invadenza);
- accettare tutti i commenti, anche – e soprattutto – quelli negativi, e cercare di sfruttare la vivacità della community di commentatori come un fondamentale feedback sull’operato dell’azienda.
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